sabato 3 marzo 2012

I registri vocali (seconda parte)


Voci femminili

Il Soprano nel canto è il registro più acuto delle voci femminili. L'estensione normale del soprano è di circa due ottave, generalmente a partire dal do centrale, anche se molti soprani superano questi limiti. I soprani si suddividono in drammatici, lirici e di coloratura, una voce, quest'ultima, estremamente flessibile e capace di eseguire passaggi di grande virtuosismo. Il termina indica anche la cantante in possexxo di tale registro vocale; tra le voci di soprano più note del XX secolo in Italia e all’estero si ricordano Maria Callas, Renata Tebaldi, Katia Ricciarelli, Cecilia Gasdia, Montserrat Caballé e Jessye Norman.

Il Mezzosoprano è la voce femminile il cui registro cade tra quello del soprano e quello del contralto. La sua estensione, di circa due ottave, va generalmente dal la bemolle sotto il rigo al si sopra il rigo. I mezzosoprani si suddividono in leggeri e drammatici.

Il Contralto è la più profonda delle tre principali gamme vocali femminili. La sua estensione è di circa due ottave a partire dal mi o dal fa sotto il do centrale, ed è caratterizzato da un timbro ricco e corposo nel registro più basso. Tra le voci di contralto più note ricordiamo quella di Marian Anderson. L'artista americana, celebre negli anni Cinquanta, riscosse per la sua eccezionale voce il plauso di Toscanini.

Voci maschili

Il Tenore nel canto è il registro più alto della voce maschile, con un'estensione approssimativa di due ottave a partire normalmente dal do sotto il rigo. Abitualmente si distinguono due classi di tenori: il tenore drammatico, che nel registro inferiore ricorda il tono del baritono, e il più leggero e agile tenore lirico. Il termine indica anche il cantante in possexxo di tale registro vocale; tra i tenori più noti del XX secolo in Italia e all’estero si ricordano Tito Schipa, Enrico Caruso, Luciano Pavarotti, Placido Domingo e José Carreras.

Il Baritono è la voce maschile intermedia tra il basso e il tenore, dotata normalmente di un'estensione di circa due ottave a partire dal secondo la sotto il do centrale.
I baritoni si suddividono in comici, lirici e drammatici.

Il Basso è la voce maschile più profonda, la cui estensione è normalmente di circa due ottave a partire dal mi che si trova un'ottava e una sesta sotto il do centrale, ma può toccare anche note poste molto più in basso e più in alto. I bassi abitualmente si suddividono in basso profondo, un tipo di voce molto grave e potente; basso cantante, una voce con la gamma superiore ben sviluppata; e basso buffo, una voce agile e adatta ai ruoli comici.

Questa classificazione vocale, abbastanza rigida, in genere è utilizzata nella musica lirica. Nel canto moderno questa diversificazione è molto più elastica. Spesso, infatti, capita che dei cantanti abbiano delle caratteristiche vocali appartenenti a più registri vocali.

Una piccola curiosità: l’estensione vocale più ampia

Maria Pia Kupeczik (Ungheria) ha un'estensione vocale che spazia dal grande Si bemolle al Re4, cioè dal registro di basso maschile a quello di soprano, con un intervallo di oltre quattro ottave.
dal "Guinnes dei primati 2002"

Procediamo con un po’ di pratica…

Esercizio n°2

N.B.: Prenotatevi per ricevere il file mp3 in "Prenotazione esercizio vocale n°2"!!!

L’esercizio è una serie di vocalizzi molto simile all’esercizio n°1, ma è suonato in una tonalità leggermente più alta e in un tempo più veloce. Ciò serve a sviluppare una cerca duttilità vocale (vi ricordo che questi sono esercizi standard indispensabili per allenare al meglio la voce, soprattutto quelle più “diseducate”!).

Step 1

Come per l’esercitazione n°1 (attenzione alla respirazione e alla postura – vedi lezioni 1 – 2), eseguite l’esercizio diverse volte, cercando di intonare le note e pronunciando (esagerate nell’articolazione della bocca!) la seguente successione di sillabe : GEF – GHEN – MIC – SONG – AIR – LES – GO – UIN – GEF.
Step 2

Fate assumere alla vostra bocca una posizione tondeggiante come per la pronuncia della “o” o di una “a chiusa” (una specie di a/o, insomma!!). Anche in questo caso e non per essere ripetitivo, è importante assumere una postura corretta ed effettuare la respirazione diaframmatica. Eseguite tutto l’esercizio intonando le cinque vocali (nella sequenza A-E-I-O-U) una alla volta e cercando di mantenere la posizione iniziale della bocca. Vi consiglio di mettervi davanti ad uno specchio per controllare tutto il procedimento. Ripetete l’esercizio diverse volte cercando di non forzare mai la voce.

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